Prevedere nel proprio testamento un lascito per un’organizzazione come la Fondazione PRO.SA è un gesto di grande generosità che può fare la differenza.

Senza ledere i diritti dei propri eredi, è possibile lasciare alla Fondazione una parte di quanto si possiede. Anche una piccola somma, destinata al sostegno o alla realizzazione dei progetti, è un grande aiuto per l’opera dei missionari impegnati a portare sviluppo e migliorare la qualità della vita di donne, bambini e intere famiglie nei Paesi del Sud del Mondo.

PERCHÉ FARE TESTAMENTO?

Fare testamento è un atto di responsabilità verso i propri cari. Oltre al coniuge e ai familiari più stretti, consente di lasciare agli amici qualche oggetto significativo o parte di ciò che si possiede. Possono anche esserci buone cause da sostenere destinando, parte dei propri beni ad un ente, senza scopo di lucro, di cui conosciamo impegno, dedizione e trasparenza, come la Fondazione PRO.SA.
Il testamento è l’unico strumento che ci permette, in vita, di scegliere a chi affidare il nostro patrimonio.

POSSO FARE TESTAMENTO A FAVORE DI PRO.SA?

Sì, nel rispetto della quota legittima che per legge deve andare agli eredi legittimari (vedi le Domande successive) possono essere beneficiari di un testamento anche persone giuridiche come enti non profit, di pubblica utilità, ecc. Il beneficiario deve in ogni caso essere esattamente indicato e individuabile, affinché la disposizione testamentaria sia valida

COSA POSSO DECIDERE DI LASCIARE A Fondazione PRO.SA?

La legge italiana prevede che una parte del patrimonio (quota legittima) deve essere garantita ai legittimari, ovvero coniuge, figli, fratelli o genitori (in assenza di figli). Chi fa testamento può decidere liberamente della restante parte di patrimonio (quota disponibile).
È possibile destinare un bene mobile (opere d’arte, gioielli, arredi), immobile (appartamenti, terreni, fabbricati), una polizza vita, una parte o l’intero patrimonio disponibile (denaro, titoli, azioni, buoni postali, fondi di investimento o il proprio TFR).

COME POSSO FARE TESTAMENTO? È NECESSARIO ANDARE DA UN NOTAIO?

Secondo la legge italiana le volontà testamentarie devono necessariamente essere espresse per iscritto. Esistono tre tipi di testamento e in qualsiasi momento puoi decidere di passare da una forma all’altra:
Il testamento olografo è un documento scritto a mano, che deve essere datato (giorno, mese, anno), firmato per esteso (nome e cognome) e composto di disposizioni chiare, prive di dubbie interpretazioni. Il testamento olografo deve essere conservato in un luogo sicuro: si consiglia di redigerne due copie originali e depositarne una presso un notaio. Se il testamento olografo viene distrutto o rovinato, esso risulterà nullo. Esempio di testamento olografo
Il testamento segreto è un documento scritto a mano o dattiloscritto, posto in una busta sigillata e consegnato, alla presenza di due testimoni, al notaio che redige un verbale di deposito e lo conserva fino al momento dell’apertura.
Il testamento pubblico viene redatto e custodito direttamente dal notaio, che ne garantisce la correttezza formale e accerta la capacità di intendere e di volere del testatore. Il notaio ne dà lettura alla presenza di due testimoni e ne dispone le firme.

POSSO MODIFICARE IL MIO TESTAMENTO?

Sì, puoi modificare o revocare le tue disposizioni in qualsiasi momento.

CHI SONO I LEGITTIMARI?

I familiari che ereditano per legge e sono: coniuge, figli, fratelli (se mancano i figli), genitori (se mancano i figli) o altri parenti entro il 6° grado (solo se unici eredi).
Se la persona lascia, l’eredità spetta:

  • solo il coniuge: ½ al coniuge (legittima) e ½ è la quota disponibile
  • il coniuge e un figlio: ⅓ al coniuge (legittima), ⅓ al figlio (legittima) e ⅓ quota disponibile
  • il coniuge e due o più figli: ¼  al coniuge (legittima), 2/4 ai figli (legittima) e ¼ quota disponibile
  • un figlio: ½ al figlio (legittima) e ½ quota disponibile
  • due o più figli: ⅔ ai figli (legittima) e ⅓ quota disponibile
  • ascendenti legittimi: ⅓ agli ascendenti (legittima) e ⅔ quota disponibile
  • coniuge e ascendenti legittimi, senza figli: ½ al coniuge (legittima), ¼ agli ascendenti (legittima) e ¼  quota disponibile

COSA SUCCEDE SE NON FACCIO TESTAMENTO?

In assenza di testamento, il patrimonio viene diviso tra gli eredi legittimari (vedi la Domanda precedente) in base alle quote previste dal codice civile. In caso di assenza di parenti entro il 6° grado, l’intero patrimonio andrà allo Stato, che acquista la qualità di erede di diritto senza bisogno di accettazione e non risponde dei debiti ereditari oltre il valore dell’eredità.

Fondazione PRO.SA COME USERÀ IL MIO LASCITO?

I lasciti testamentari verranno utilizzati per sostenere i nostri progetti umanitari nei Paesi in cui operiamo e a seconda dei bisogni dei beneficiari di volta in volta individuati. Se vuoi vincolare il tuo lascito ad un particolare tipo o area di intervento, sarebbe meglio concordarlo prima con noi.

I LASCITI A FAVORE DI FONDAZIONE PRO.SA SONO SOGGETTI AD IMPOSTE?

No, l’eredità a favore di un ente non profit, quale è CELIM, non sono soggette ad alcun tipo di imposta.

FONDAZIONE PRO.SA PUÒ ESSERE BENEFICIARIA ANCHE DI UNA POLIZZA ASSICURATIVA SULLA VITA?

Sì. Il premio dell’assicurazione sulla vita non rientra nel patrimonio ereditario di una persona, pertanto il titolare è libero di intestarla a un qualsiasi beneficiario senza ledere i propri eredi. Fondazione PRO.SA può essere nominata come beneficiaria sia al momento della sottoscrizione della stessa che con dichiarazione successiva.