Lotta alla fame
Haiti non è solo il paese più povero del continente americano, ma occupa insieme a molti paesi africani le ultime posizioni nella classifica mondiale dei paesi per indice di sviluppo umano. Più della metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Particolarmente preoccupante è la condizione minorile, ancor più drammatica per bambini e ragazzi disabili. Non è facile essere bambini in Haiti: catastrofi naturali, epidemie e povertà hanno lasciato nell’ultimo decennio moltissimi bambini senza cura familiare.
La maggioranza delle famiglie vivono in condizioni di estrema povertà e le bidonville non cessano di allargarsi. Migliaia di Haitiani vivono in USA, Canada, Francia e grazie alle rimesse che inviano in Haiti, mantengono un po’ l’economia locale che è basata soprattutto sulla compra/vendita di prodotti di prima necessità.
L’École la Providence de Sibert ha 650 studenti con età che varia dai 4 ai 12 anni. Per molti di questi bambini il pasto che consumano alla mensa della scuola è l’unico della giornata. In genere viene cucinato riso con fagioli, pomodoro e aringhe secche, un piatto che abbia il giusto apporto di carboidrati e proteine, fondamentali per il benessere psicofisico del bambino.
Il progetto ha ricadute positive anche sulla comunità locale, infatti le mamme dei bambini sono più tranquille sapendo che i loro figli hanno l’opportunità di nutrirsi regolarmente e si impegnano con maggior consapevolezza ad assicurarsi che i figli frequentino la scuola.
La frequentazione della mensa da parte dei bambini serve anche a veicolare norme comportamentali per il buon vivere comunitario e buone prassi igienico sanitarie di base. I bambini alla mensa, imparano a mettersi in fila per aspettare il loro turno, a lavarsi le mani prima di mangiare, ad aspettare che tutti abbiano finito prima di lasciare la mensa e tornare in classe. I più grandi collaborano alla pulizia della sala e al lavaggio delle stoviglie.
Con questo tipo di intervento, combattiamo la malnutrizione infantile attraverso l’educazione e l’attivazione di mense scolastiche per migliorare l’apporto nutrizionale ai minori in condizione di marginalità e vulnerabilità in contesti a forte insicurezza alimentare o di emergenza.