Sviluppo
Nei villaggi rurali pakistani i bambini bevono la stessa acqua degli animali e il pericolo di contaminazione è molto alto. Le conseguenze sono rilevabili dalle statistiche Unicef, secondo le quali, ancora oggi, il 45 % dei bambini, sotto i 5 anni, ha un ritardo nella crescita e il 41% soffre di diarrea, senza la possibilità di ricevere reidratazione orale o alimentazione regolare. Ogni giorno, circa 5.000 bambini mostrano malattie del fegato e dello stomaco, causate dall’acqua sporca che bevono. Più di 5 milioni di persone hanno contratto epatite B e C. Tra le cause della malnutrizione infantile non ci sono solo quantità di cibo insufficienti, scarsa igiene, accesso limitato all’acqua potabile e ai servizi sanitari, ma anche pratiche di cura e alimentazione non adeguate perché carente di micronutrienti.
Fondazione PRO.SA da diversi anni è impegnata nello sviluppo di progetti che garantiscano l’accesso all’acqua potabile nei villaggi sparsi nella regione di Faisalabad.
A Jang Sadar e a Josephabad il progetto oltre a permettere l’installazione di pompe per l’acqua, ha contribuito a diffondere buone prassi di igiene e ha aumentato la consapevolezza dei rischi che l’acqua non potabile comporta. Sono state organizzate campagne di sensibilizzazione nelle varie aree e specifici programmi educativi per bambini. I beneficiari sono stati circa 20 mila.
Il diritto all’acqua è uno dei diritti fondamentali per l’essere umano. L’accesso all’acqua porta ad un miglioramento delle condizioni igienico sanitarie e quindi alla riduzione delle infezioni e delle malattie, come per esempio tifo ed epatite. A Shadman Colony, aver garantito l’acqua direttamente sul territorio evita ai bambini lunghe ore di cammino per recuperare acqua potabile nei villaggi lontani. Qui sono già state installate dieci pompe per le 500 famiglie della colonia. Gli impianti sono stati realizzati con il lavoro volontario degli elettricisti che vivono nel villaggio.