Lotta alla fame

I Religiosi Camilliani, presenti nel Paese da moltissimi anni, fin dagli inizi della pandemia AIDS, sono stati tra i primi a sviluppare programmi di aiuto alle mamme sieropositive e ai loro bambini.

Fondazione PRO.SA è a loro fianco sostenendo i programmi nutrizionali e sanitari che vengono sviluppati negli Hogar che sono nati, negli anni, in tre diverse località: Lima, Arequipa e Huancayo.

Un aspetto fondamentale per la salute delle persone sieropositive è l’alimentazione. Attraverso l’implementazione dei programmi di assistenza, organizzati all’Hogar San Camillo di Lima in base alla fascia di età dei bambini e ai bisogni delle loro madri con HIV / AIDS, è possibile coinvolgere i beneficiari del progetto di supporto nutrizionale. Così i laboratori di cucina per l’apprendimento delle tecniche di preparazione e di conservazione del cibo, medici e sanitari, nonché le terapie psicologiche e di accompagnamento personale, si sviluppano in diversi giorni della settimana, durante i quali è prevista la copertura nutrizionale per i bambini che frequentano il centro e per le loro madri. Sono 42 bambini, con le loro mamme, per il programma Camilos Vida, e 47 bambini, con le rispettive madri, per il programma Vida Feliz.

All’Hogar de Niños di Arequipa, città situata ai piedi delle Ande, i 70 bambini da 0 a 11 anni, che costituiscono il target group del progetto, sono figli di genitori sieropositivi e, proprio per questo, appartengono a una fascia di povertà che vive l’emarginazione sociale propria dei malati di AIDS. 
 Ad Arequipa molte famiglie vivono in grave stato di emarginazione, senza accesso ai servizi di base. Nella maggioranza dei casi le donne scoprono di avere il virus dell’HIV quando si presentano all’ospedale per il parto. Le madri con i loro bambini frequentano l’Hogar de Niños per partecipare a momenti ludici ed educativi, oltre che per ricevere un pasto adeguato dal punto di vista nutrizionale. Con il programma educativo settimanale “Escuela de Deberes” i bambini vengono seguiti da un’insegnante e partecipano, periodicamente, ad incontri con uno psicologo. Al centro vengono svolte attività ludiche e psicomotorie. Mensilmente, un nutrizionista controlla il peso e l’altezza dei bambini, per monitorare lo stato di malnutrizione e di salute in generale.

Attualmente, all’Hogar San Camillo di Huancayo sono ospitati 15 bambini. Questi vengono accolti per un periodo di tempo limitato ma sufficiente per avviare un processo di miglioramento psicofisico. Fornendo infatti cure individuali e un sostegno alimentare personalizzato si cerca di rimettere in forza il bambino che sta attraversando un periodo critico della malattia e che necessita quindi di un’assistenza e di un tipo di alimentazione attenta e mirata. Le famiglie beneficiarie del progetto sono povere di risorse economiche e la maggior parte dei bambini sono sotto la tutela della sola madre che a causa della malattia è stata abbandonata dal partner o è rimasta vedova. Per permette loro di generare risorse economiche che possano contribuire al sostentamento dei figli e che, al tempo stesso, possano aiutarle a recuperare dignità vengono organizzati laboratori di cucito.