Educazione
A Nakuru, quarta città più grande del Kenya, il fenomeno degli street children è estremamente diffuso, così come nel resto del paese. Spesso accade che i minori lascino le proprie case perché spinti dalla fame o perché vittime di violenze e abusi. Sulla strada, i bambini vengono a contatto con organizzazioni malavitose che sfruttano e controllano ogni momento della loro vita e, nella maggior parte dei casi, finiscono per entrare nel giro della droga, sniffando colla per inibire gli stimoli fisiologici quali fame e sete.
Welcome to the Family è un progetto che si inserisce in questo contesto nel tentativo di dare una seconda possibilità a tutti i bambini e i ragazzi che accoglie. Nello specifico, il programma rivolto ai bambini di strada si sviluppa in due fasi, che hanno luogo in due diverse strutture: il Drop-in Centre, centro diurno situato nel cuore della città, nonché punto di primo contatto con per i bambini di strada, e il Boys Ranch, centro residenziale maschile fuori città.
Nella prima fase, gli educatori tentano di instaurare un rapporto di fiducia con i bambini che si recano spontaneamente al Drop-in e provano a capire che cosa li abbia portati a vivere in strada, offrendo loro un pasto caldo e la possibilità di farsi una doccia. Se nei giorni al Drop-in dimostrano di essere disposti a cambiare vita, i bambini vengono trasferiti al Boys Ranch, un vero e proprio centro residenziale dove rimangono per circa 8-12 mesi seguendo un programma di riabilitazione che ha come obiettivo il reinserimento nella famiglia d’origine e nella società. I bambini sono seguiti da due educatori (un uomo e una donna) che creano un ambiente il più familiare possibile e che instaurano relazioni sincere ed educative. Le attività quotidiane si basano su quattro punti fondamentali: la scuola, il gioco, la preghiera e il lavoro. Durante la mattina i bambini frequentano la vicina scuola Nairobi Road Primary School e nel pomeriggio svolgono svariate e numerose attività. Nel centro lavorano esperti di counseling, volontari e un assistente sociale che, insieme, formano un team in grado di sostenere il percorso del bambino in tutte le sue dimensioni. Ogni caso viene affrontato in modo individuale e personalizzato per poter così offrire un intervento educativo attento ai bisogni di ciascuno.
Un altro punto focale del percorso di riabilitazione è l’apprendimento di una professione. Conoscere un mestiere, infatti, è fondamentale per riuscire a sopravvivere e rendersi indipendenti dalla propria famiglia d’origine che, con ogni probabilità, potrebbe non essere in grado di mantenere i figli, che si vedrebbero costretti a tornare in strada.