Salute
In Mozambico, così come in altri Paesi dell’Africa, l’incidenza delle malattie cardiovascolari sta aumentando esponenzialmente. La malattia reumatica rappresenta uno dei tanti e gravi problemi di salute pubblica. Le conseguenze della malattia reumatica maggiormente diffuse sono la cardite reumatica e la fibrosi endomiocardica tropicale. Nelle aree endemiche tropicali e subtropicale, quest’ultima colpisce quasi esclusivamente i bambini e i giovani adulti. Il danno cardiaco rappresenta la conseguenza più grave della malattia e consiste in un’alterazione deformante delle valvole cardiache che comporta la loro progressiva disfunzione fino all’ipertensione polmonare e/o l’insufficienza cardiaca. Tra le maggiori cause degenerative c’è la denutrizione. I bambini a rischio di vita, perché affetti da fibrosi endomiocardica necessitano di un intervento chirurgico per poter continuare a vivere.
Nell’area di Marrere, le Missionarie Comboniane, che gestiscono l’ospedale locale, vengono a conoscenza di numerosi casi di bambini affetti da questa fibrosi grazie alle diagnosi del dr. Zobbi, un cardiologo italiano che si reca, periodicamente,in Mozambico per volontariato. Purtroppo, però, all’ospedale di Marrere non esiste il reparto di cardiochirurgia e, per salvare i bambini, è necessario portarli all’ICOR: Insituto do Coração de Santa Maria, il centro cardiologico di Maputo.
La distanza tra Marrere e Maputo è di circa 2 mila km e l’unico modo per raggiungere la capitale è il viaggio in aereo. L’ICOR garantisce intervento e degenza gratuiti per i bambini poveri.
Nasce così il progetto Un viaggio per la vita attraverso il quale si vuole garantire il biglietto aereo per il bambino e per la mamma o per il parente che lo accompagna. Il costo per salvare la vita ad un bambino è di Euro 600, ovvero il prezzo di due biglietti aerei, andata e ritorno, per Maputo.
Quando i bambini rientrano a Marrere, vengono seguiti, fino a completa guarigione dalle Missionarie, presso l’ambulatorio di cardiologia dell’ospedale e, successivamente, inseriti in programmi sanitari e nutrizionali di supporto.