Emergenze
Il 24 febbraio 2022 l’esercito russo ha invaso l’Ucraina. La situazione è apparsa subito gravissima: migliaia di donne e bambini di Kharkiv, Kyiv, Donetsk, Luhansk e regioni limitrofe lasciavano le loro case per sfuggire ai bombardamenti e all’assedio dei Russi, percorrendo centinaia di chilometri un po’ in treno e un po’ a piedi.
Dall’inizio del conflitto, Fondazione Pro.Sa sta sostenendo l’accoglienza dei profughi che arrivano a Ternopil, una cittadina sulla via che da Kiev porta a Leopoli, città da cui è possibile, poi, raggiungere la Polonia e altri Paesi Europei tra cui l’Italia.
La Ternopil Charitable Foundation – CARITAS, ci ha chiesto aiuto attraverso p. Andriy Marchuk, che da anni ne è il coordinatore. Padre Andriy è una “vecchia” conoscenza dei Camilliani che lo hanno accolto in Italia durante il suo periodo di studi nel nostro paese.
Nelle prime settimane, in Caritas sono stati accolti circa 100 rifugiati al giorno, per lo più mamme e bambini. Alcune mamme con i figli più piccoli, chiedevano di fermarsi per un periodo, nella speranza di poter tornare presto a casa; altre sceglievano di continuare il viaggio dopo un paio di giorni. Un mese dopo l’inizio della guerra, alla Caritas di Ternopil si era già dato rifugio a 479 persone, soprattutto donne e bambini.
Il flusso migratorio oggi è diminuito ma sono ancora parecchi i rifugiati che bussano alle porte della Caritas di Ternopil, dove si continua a lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per assicurare a ciascuno le attenzioni di cui ha bisogno. In Caritas vengono garantiti i tre pasti principali e il consumo di bevande h24 a tutti gli ospiti; donati vestiti, biancheria, passeggini e giocattoli per i più piccoli; consegnati prodotti per l’igiene; offerti supporto psicosociale, cure e visite mediche per le persone che soffrono di malattie gravi. All’interno della struttura è stato allestito anche uno spazio gioco per far sentire i bambini al sicuro, in un luogo il più possibile confortevole e familiare.
Ad oggi, la Caritas di Ternopil ha accolto 8.307 rifugiati di cui 58, ancora ospiti nella struttura. Mentre molte famiglie, giunte in Caritas nelle primissime fasi del conflitto, hanno trovato una nuova casa e un nuovo lavoro lontano dalle zone di guerra.
Sembrava irreale che una guerra stesse uccidendo vittime innocenti proprio nel cuore dell’Europa, così vicino a noi. Eppure oggi, a soli pochi mesi di distanza, siamo arresi all’idea di una guerra a due passi da noi, quasi fosse normale. L’emergenza tuttavia persiste e i leader dei due paesi non accennano ad una tregua. Fondazione PRO.SA prosegue il suo intervento al fianco di anziani, disabili, donne e bambini rifugiati. La campagna UNITI PER L’UCRAINA continua.