Nonostante Haiti continui ad essere uno dei Paesi più poveri e instabili del mondo, in questo momento di emergenza sanitaria il pensiero è rivolto a noi europei, in particolare a noi italiani che stiamo lottando contro questo virus sconosciuto.

Chi ci scrive è Maurizio Barcaro, responsabile dei progetti di Sostegno a Distanza ad Haiti, che ci riporta il pensiero della popolazione haitiana.

“Carissimi tutti,

non ho parole o commenti o altro da fare su quello che sta succedendo in Italia. Volevo solo mandare i miei saluti e quelli di tutti gli amici che sempre sostenete qui in Haiti: bambini, anziani, malati, affamati, senza casa e i più poveri fra i poveri veramente.

I bambini ovviamente, salvo quelli più grandi del liceo, seguono senza capire bene cosa stia succedendo ma i tanti lavoratori, professori, direttori, anziani, mamme e papà di bambini che sono nelle nostre scuole mi chiedono informazioni, si fanno domande, ne parlano anche fra di loro, mi dicono parole di conforto per voi e per riassumere quello che dicono: “Non abbiamo nulla da mandare come aiuti ma preghiere, preoccupazione e pensieri positivi possono fare molto lo stesso”. Insomma è un modo per cercare di essere solidali.

La zona di Milano e Lombardia è una delle più colpite ma ormai sta prendendo piede in tutta italia. Seguo sui media e telegiornali italiani (su internet) quello che succede giorno dopo giorno e ho spesso il magone e un senso di incredulità…tutto sta passando così velocemente, è un momento difficile per l’Italia e credo che tutti gli italiani saranno toccati in un modo o un altro da questa tragedia, spero solo che non sarà troppo dura per voi e vostre rispettive famiglie.

Un caro saluto, tante preghiere sincere e a presto.

Maurizio”