Salute

In Thailandia, i diritti dei disabili sono stati riconosciuti ed affrontati negli ultimi 20 anni, ma i loro bisogni reali sono ancora insoluti e indefiniti. Se calcoliamo sia i disabili che le loro famiglie, sono 15 milioni le persone coinvolte socialmente ed economicamente nel problema.
I servizi alla disabilità sono di responsabilità dei Ministeri della Sanità Pubblica, dell’Istruzione e del Lavoro. Tali servizi, derivanti da strutture pubbliche o private, devono garantire ai disabili l’accesso alle strutture d’istruzione, alla formazione, all’assistenza sanitaria, alla riabilitazione, alla formazione professionale e alle opportunità di ricreazione. Ciononostante, vi è mancanza di cooperazione e coordinamento tra gli uffici che li erogano tanto da non riuscire a rispondere adeguatamente ai bisogni dei disabili; con il risultato che vi è uno scarso, o addirittura assente, miglioramento della loro qualità di vita. Altro grosso ostacolo nella società thai è la credenza, tipica della cultura asiatica, che il disabile sia un segno di disonore per la famiglia, un segno di “maledizione” che non porta prosperità e che indica un “fato” un “Kharma” negativo per la famiglia.
Gli istituti governativi sono affollati di bambini ed adulti disabili che, però, a causa di una mancanza di investimenti e carenza di personale qualificato, non ricevono le adeguate attenzioni.
Il disabile quindi viene nascosto non credendo che possa sviluppare delle qualità utili per prendersi cura di sé stesso ed essere anche d’aiuto gli altri.

Il progetto del Camillian Home nasce dal riconoscimento che il fattore determinante, nel lavoro di aiuto alla crescita e sviluppo dei disabili, è la creazione di un adeguato programma di integrazione nella società per aiutare i bambini disabili a migliorare la loro qualità di vita e le loro capacità fisiche, mentali, emotive, intellettive, sociali e spirituali. Il centro sorge nella periferia di Bangkok ed è uno dei pochi esistenti, in Thailandia, specializzato nell’accoglienza ai bambini disabili orfani e in programmi di day care per quei bambini che, pur avendo una famiglia, vivono in baracche e non hanno alcuna assistenza. Ogni giorno, dal centro, con un pulmino, un responsabile fa il giro a prendere i bambini delle campagne.
La salute fisica di un individuo è di fondamentale importanza e nel caso del disabile ancora di più. Al Camillian Home i bambini fanno terapia fisica, psicologica, occupazionale (art therapy), e scolastica dove possibile, tanti giochi, una colazione, un pasto e una merenda. Sono bambini che rinascono alla vita in una società dove è forte l’emarginazione del disabile.